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Allora, come se lo avesse colpito un subito spavento, fuggì rapidamente pel viale e scomparve nell'ombra, sforacchiata dai cerchiolini argentei che piovevano a terra, sotto il traforo del fogliame.

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Pochi giorni dopo, il Duca e la Duchessa vennero, in carrozza s'intende, a visitare i pascoli. Le puledrine erravano, sgambettando attorno alle madri, che posatamente pascevano, alzando ogni tanto le teste per guardare, con quei loro occhi calmi e profondi, l'orizzonte sereno del piano. Qualche gaio nitrito echeggiava qua e là nelle mandrie e le grandi biche del fieno maggengo profumavano l'atmosfera, accanto ai casolari.

Drollino, osservava con piena soddisfazione l'equipaggio, una leggiadra vittoria attaccata a due nervosi cavalli ungaresi. Stava un po' in disparte, di fianco alla carrozza. Che cosa curiosa era mai quella Duchessa! La sua piccola persona scompariva quasi nell'ampiezza della vittoria e nell'intricata vicenda di trine bianche e thibel