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noi del breve intervallo che abbiam dovuto necessariamente frapporre alla presentazione di questo rapporto, e per mostrare che un tal ritardo, lungi dall’esser riescito nocivo allo scopo, ci ha aperto anzi un campo più vasto, e sempre più degno della vostra attenzione. Il Dagherrotipo congiunto al metodo tipografico del dottor Donné, deve evidentemente spargersi fra ogni classe di scienziati, e persino tra le persone che ignorano anche i primi elementi di fisica: questo prezioso apparecchio esigerebbe dunque una descrizione semplice, e chiara, che ne porgesse la storia, la teorica, e l’esperienza, in un modo intelligibile a tutti - noi l’abbiam tentata - Aggradite almeno l’intenzione, colleghi prestantissimi, e vogliate rammentarvi che non ci siam già gittati spontaneamente ad una impresa superiore alle nostre forze, ma che il dovere ci costringeva ad accettarla.

Si produca il maggior bujo possibile in una stanza chiudendone esattamente tutte le aperture, e vi si lasci poscia entrare la luce per un semplice forellino eseguito in una parete sottile, condizioni che si ottengono facilmente levando una porzione dell’imposta di una finestra, e sostituendovi una lamina metallica pertugiata. Se l’apertura guarda verso la strada o il giardino, si vedran tosto dipingersi sulla parete opposta, e sulla porzione adjacente del soffitto, le immagini delle case, degli alberi, dei passaggieri, e di tutti quegli oggetti esterni le cui irradiazioni giungono liberamente sul foro: queste immagini, che posseggono dimensioni più o men grandi secondo la distanza delle pareti, rappresentano esattamente i corpi ne’ contorni, nelle ombre, ne’ colori, negli effetti di prospettiva; ma la loro intensità è debole assai, imperfezione facile a togliersi quanto s’aumenti l’ampiezza del