Pagina:Melli - La Colonia Eritrea (1899).djvu/88


— 62 —

di Governo, del quale furono destinati a far parte l’on. Piccolo Cupani per gli affari della giustizia, il consigliere Carnelli per quelli amministrativi in genere, e lo stesso Franchetti per l’agricoltura. Un altro funzionario di segreteria civile faceva parte dell’ufficio del Governatore.1

La necessità di riordinare la Colonia in base ai nuovi acquisti ed allo scarso bilancio votato dal Parlamento attrasse tosto le cure di questo nuovo Ente governativo a provvedere ai più urgenti bisogni. Si fecero studi, riforme ed impianti in tutti i rami dell’amministrazione coloniale. Si provvide alla sicurezza, alla sanità ed alla istruzione pubblica, erigendo carceri, ospedali e scuole; alla distribuzione della giustizia, istituendo, oltre quello di Massaua, altri due tribunali, uno all’Asmara ed un altro a Keren; alla delimitazione delle attribuzioni, circoscrivendo il territorio in due zone (Asmara e Keren) e due sottozone (Arkico e Massaua); si emanarono decreti e regolamenti, si modificarono organici, si stabilirono tasse e contribuzioni, si diede impulso all’industria ed al commercio e si iniziarono le operazioni demaniali.

Le riforme e le modificazioni dovettero introdursi anche negli ordinamenti militari e vi si dedicò con competenza ed ardore, specialmente il colonnello Baratieri.

  1. Il regio decreto 2 gennaio 1890 stabiliva che a comporre il cosidetto Consiglio di governo concorressero tre consiglieri, cioè uno per l’interno, uno per le finanze e lavori pubblici, ed uno per l’agricoltura industria e commercio; ma questa distinzione, all’atto pratico, dovette modificarsi per difficoltà di uomini e di cose.