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bracciava completamente la così detta politica scioana, cercando di stringere un’aperta alleanza con Menelik al quale veniva promessa la corona imperiale.

Sulla fine del 1888 la fortuna sorrise ancora all’imperatore Giovanni, che raccolto un esercito abbastanza numeroso potè vincere e debellare il Re del Goggiam.

Il vile Menelik che aveva già occupato il paese dei Wollo Galla, trascurando ogni trattativa in corso coll’Italia, fu allora pronto a smettere i suoi propositi bellicosi verso il Negus, il quale potè così raccogliere un esercito immenso e portarlo ad un ultimo sforzo contro i dervisci che si erano radunati nel Gallabat con propositi di invadere l’Etiopia.

Approfittando di questa circostanza e dell’assenza di ras Alula, in marcia col suo Sovrano, il generale Baldissera, nei primi di febbraio del 1889 mandava il maggiore De Maio ad eseguire una ricognizione su Keren e poscia la faceva occupare dal fuoruscito abissino messosi al nostro servizio barambaras Kafel.

In pari tempo aizzava contro il Tigrè il ribelle Debeb (pacificatosi col comando) che occupò l’Asmara e proponeva di spingersi fino ad Adua, sperando di ottenerne l’investitura dall’Italia.

Le condizioni della nostra colonia e dell’Abissinia erano a tal punto quando a precipitare gli eventi ed a far approdare finalmente l’alleanza italo-scioana corse improvvisa una grande notizia: in una sanguinosa bat-