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dimostrato dall’Italia in questa sua prima fazione di guerra, dopo quelle della sua indipendenza, e tutte le nazioni ebbero parole di caldo elogio pei valorosi soldati di Dogali e Saati.

In Italia poi fu un’esplosione immensa di dolore e di ammirazione. Tutti gli ordini di cittadini sentirono il lutto della patria e l’orgoglio pei proprii soldati, ed andarono a gara per onorarli. Si raccontarono terribili episodi che gettarono su quel manipolo di eroi una luce di poesia e di gloria; ed una frase del capitano Tanturi che giunto in sulla sera sul luogo della catastrofe, descriveva i loro cadaveri quasi allineati sul colle fatale dell’ultima difesa, scolpiva a caratteri di sangue tutto il loro sublime ed eroico sacrificio.1



  1. In questo combattimento così glorioso trovarono eroica fine: il ten. colonnello De-Cristoforis, i capitani Longo, Bonetti, Puglioli, De-Benedictis; il capitano medico Gasparri; i tenenti Fusi, Gattoni, Di Bisogno, Feliciani, Galanti, Sburlati, Griffo, Comi, Saccani, Tirone; il ten. medico Ferretti; i sottenenti Dessi, Tofanelli, Lombardini, Martelli, Bellentani.

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