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anche dalla Francia, la quale possedendo fin dal 1882 il porto di Obok ed essendosi recentemente estesa nel golfo di Tadgiura, aveva forse posto le sue mire in qualche altra parte della costa del Mar Rosso compresa nella nostra sfera d’azione, e specialmente su Zula nella baia d’Adulis, sulla quale vantava alcuni pretesi diritti, riconosciuti poscia infondati. Le altre potenze europee non fecero obbiezioni1.

In Italia invece l’ardimento del governo Depretis-Mancini incontrò le simpatie del Parlamento e del paese, e si pronosticava già uno splendido avvenire per la nostra colonia, che da un’azione contro il Sudan in unione coll’Inghilterra, avrebbe ottenuto degli adeguati compensi territoriali e commerciali. Se non chè le faccende del Sudan precipitavano; il 26 gennaio 1885 e prima ancora che il generale Volseley fosse arrivato coi rinforzi

  1. La Francia si stabilì ad Obok nel 1862 nello stesso modo come l’Italia ad Assab. Sulla fine del 1884 approfittando degli imbarazzi dell’Egitto inalberò la sua bandiera anche a Tadgiura facendovisi chiamare dai dancali sollevatisi. La sue mire si spinsero anche su Zeila e Berbera, ma l’Inghilterra fu pronta a prevenirla occupando queste due importanti località colle sue truppe anglo-indiane. Finalmente nel 1887 la Francia in seguito ad accordi stipulati coll’Inghilterra, nei quali si strinsero patti reciproci di rinuncia a qualsiasi impresa contro l’Harrar, potè estendersi fino a Gibuti donde ora tende i suoi sforzi ad aprirsi una via commerciale verso l’Harrar e verso lo Scioa ed a portarvi la sua influenza piuttosto ostile verso l’Italia.
    I pretesf diritti francesi accampati su Zula ebbero origine da un acquisto illegale fatto nel 1860 dal capitano Roussel con un capo ribelle e spodestato dal Negus Teodoro; acquisto che fu ritenuto nullo dallo stesso governo imperiale francese d’allora.