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l’Ogaden, coltivabile, irrigabile e fecondo nelle Valli del Uebi e del Giuba.

Le città principali sorgono nella costa e sono Zeila e Berbera a nord, nella Somalia posta sotto il protettorato inglese; Bender Allula al vertice presso il capo Guardafui nel paese dei Migiurtini governato da un Sultano indipendente alleato dell’Italia; Garat, Obbia e Darat più a sud; e quindi Uarseik Magadixo, Merka, Brava e Kismaio nel Benadir (paese dei porti, da Bender che significa porto).

La maggior parte della costa dei Somali prima che scoppiasse la rivolta mahdista e la rivoluzione in Egitto era in potere di questo vicereame tranne alcuni tratti settentrionali intorno al capo Guardafui ove già dominava l’Inghilterra. Sopraggiunti i predetti avvenimenti e venuto il consenso dalla conferenza di Berlino, l’Inghilterra si prese Berbera e Zeila delimitando poi il suo protettorato da Bender Ziadeh fino all’imboccatura del golfo di Tadgiura; e gli altri luoghi più a sud furono lasciati ai sultani locali.

L’Italia, entrata allora in lizza nel movimento coloniale diresse i suoi sguardi dalle foci dell’Uadi Nogal a quelle del Giuba e con una serie di pratiche fatte coi predetti Sultani, s’assise protettrice e dominatrice su gran parte della costa orientale della Somalia.

Cominciò il Sultano d’Obbia, ribelle a quello dei Migiurtini, a chiedere il protettorato dell’Italia, che gli fu concesso dal R. Incrociatore Dogali l’8 febbraio 1889.

Il 7 aprile successivo anche il sultano dei Migiurtini cedeva all’Italia la sovranità del litorale da ras Auad al capo Beduin.

Nell’Agosto di detto anno, in seguito ad accordi tra l’Inghilterra, l’Italia e il Sultano del Zanzibar, venivano cedute in affitto all’Italia, le cinque stazioni di Kismaio, Brava, Merka, Mogadixo e Uarseik, le prime con un circuito di 18 km. intorno, e l’ultima di 8; in seguito, coi protocolli 24 marzo e 15 aprile 1891 l’Italia estese la sua influenza anche sui territori limitrofi, e strinse anche un patto col sultano dei Migiurtini che lo obbliga a non cedere il