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I vantaggi materiali invece andarono tutti in favore di Giovanni Cassa che ingraziatosi Sir Napier, seppe con finissimo accorgimento farsi preferire al Gobasiè ed ottenerne in dono duemila fucili, dodici cannoni ed altri materiali da guerra, coi quali potè affermare maggiormente la sua signoria nel Tigrè ed aspirare alla corona imperiale.

Gobasiè intanto si faceva incoronare Negus in Gondar e movendo contro il Goggiam vi detronizzava ras Desta, mettendovi in sua vece il giovane valoroso ras Adal, l’attuale Re del Goggiam; quindi rivolgeva le armi contro il Tigrè, ma dopo lunga ed ostinata battaglia, fu vinto e fatto prigioniero da Giovanni Cassa che si faceva poi incoronare Re d’Abissinia e quindi Negus Neghest (Re dei Re).

Seguirono altre lotte interne nelle quali il Negus Giovanni potè sottomettere ras Adal del Goggiam, divenuto poi Re col nome di Tecla Haimanot, finchè gli intrighi tra Munzinger governatore egiziano di Massaua, e Menelik già prigioniero di Teodoro e divenuto poi capo dello Scioa, condussero alla guerra egizio-abissina.

La prima fase di questo conflitto fu fatale al suo iniziatore Munzinger, che nel recarsi verso lo Scioa presso il suo alleato Menelik fu sorpreso ed ucciso insieme alla moglie ed a tutti i suoi nel territorio doi Somali.

Menelik allora non tardò a smentire l’alleanza egizia chiedendo pace a Re Giovanni, il quale rassicurato così alle spalle potè rivolgere tutti i suoi sforzi verso l’Egitto che intraprendeva le invasioni in Abissinia; e nel 1875 a Gudda Guddi e nel 1876 a Gura due eserciti egiziani, il primo di 6000 uomini, ed il secondo di 20,000, furono quasi interamente distrutti. Giovanni, circondato dall’aureola della gloria, potè consolidare la sua autorità su tutta l’Abissinia; ed anche Menelick nel 1879 si presentò col sasso al collo a fargli atto di sottomissione, ottenendo il perdono delle sue antiche e recenti ribellioni e la nomina a Negus tributario dello Scioa.

Da quell’epoca in poi la storia generale dell’Abissinia si connette con quella della nostra Colonia.