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ebbero un contraccolpo anche in Inghilterra, la quale desiosa di venire in soccorso dell’alleata, avventuratasi in Africa per secondare la sua politica coloniale, e più specialmente timorosa che questa dovesse perdere anche Kassala assediata dai Mhadisti, ciò che avrebbe costituito un loro trionfo e consolidato il dominio del Kalifa, il 14 marzo 1896 deliberava l’immediata ripresa della campagna anglo-egiziana contro il Sudan.

Però, sebbene questo grande avvenimento venisse a determinare un nuovo orientamento nella politica coloniale europea e ad attirare gli sguardi e le cupidigie delle potenze verso la lunga ed importantissima valle del Nilo, l’Italia non solo abbandonò ogni idea di nuove avventure verso il Sudan, ma si dispose a cedere anche Kassala.

Essa si adattò tanto più volentieri a tale cessione in quanto che, sul gennaio del 1897 proprio pochi giorni dopo che il generale Baldissera lasciava il governo della Colonia al generale Viganò, vennero contro di essa nuovamente ed improvvisamente in campo i dervisci.

Essi passarono il Gasc in numero stragrande, e devastando e razziando, si avanzarono fin presso Agordat.

Il generale Viganò fu sollecito ad accorrere alla difesa, e raccolte celeramente le sue truppe disponibili nella predetta località, riuscì ad arrestare l’invasione nemica che si faceva minacciosissima.

I dervisci stettero di fronte ai nostri al-