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Stevani appena si accorse del combattimento, riunì i quattro battaglioni e le due sezioni d’artiglieria esistenti nel forte ed uscì dirigendosi verso la gola; quivi sostando alquanto e riconosciute al chiarore dell’alba le posizioni occupate dal 6.° battaglione, dispose le altre truppe in linea sulla sua destra e con esse diede l’assalto al nemico.
Il combattimento si fece vivacissimo ed accanito da ambe le parti, ma dopo un’ora di lotta i dervisci in piena rotta dovettero ritirarsi disordinatamente verso Tucruf inseguiti e bersagliati dall’artiglieria e subendo gravissime perdite.
In seguito a questa brillante vittoria, poche ore dopo poteva uscire dal forte la carovana con 500 cammelli ed altrettanti uomini del Chitet, che la sera stessa senza alcun incidente giungevano a Sabderat.
La vittoria di Monte Mocram aveva rotto il blocco di Kassala ed assicurate le comunicazioni colla Colonia, ma non aveva debellati completamente i dervisci, che raccoltisi nel campo trincerato di Tucruf a 3 km. circa a nord della città, avrebbero potuto ritornare ancora all’assalto.
Perciò il colonnello Stevani decise di sloggiarli di là e liberare completamente la piazza da ogni pericolo.
Con questo intendimento, la mattina del 3 aprile verso le ore 6 uscì dal forte coi quattro battaglioni ed i 4 pezzi da montagna disposti in quadrato, dirigendosi verso Tucruf.
Giunto a circa 2 Km. dalle trincee nemi-