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CAPITOLO XX.

(marzo-giugno 1896)



Effetti della battaglia d’Adua in Italia — Crisi ministeriale — Agitazioni e violenze — Il gabinetto Di Rudinì — Suo programma — Votazione di 140 milioni per continuare la guerra — Baldissera difende la Colonia — Il Negus si ritira — Trattative di pace — Stevani a Kassala — Combattimenti di Monte Mocram e di Tucruf — Baldissera muove alla liberazione di Adigrat — Sua ordinata ed imponente marcia in avanti — I Ras tigrini non ardiscono opporglisi — Sgombro ed abbandono di Adigrat — Liberazione dei prigionieri del Tigrè — Fine della campagna.


La notizia della battaglia d’Adua giunse in Italia così improvvisa ed inaspettata, che sulle prime si stentò perfino a credervi. La popolazione ormai avvezza alla lunga inerzia passiva di Baratieri, che aveva stancati i desideri e gli entusiasmi, e d’altra parte ignara delle vere condizioni del nostro corpo d’operazione, che dopo la spedizione di tanti rinforzi riteneva invincibile, credette quasi che i primi telegrammi fossero una manovra di borsa.

Ma quando poi la terribile verità fu confermata, il paese sentì una tale scossa violenta che gli tolse perfino la misura del dolore.

La tenace opposizione che da qualche tempo era sorta contro la nostra politica coloniale,