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La responsabilità di questa avanzata fatale, che ebbe poi delle conseguenze così funeste, da alcuni e da Baratieri stesso venne attribuita esclusivamente al generale Albertone.
Però non mancano altri i quali ritengono che egli debba andarne esente, attribuendola invece alle imperfette disposizioni emanate dal comandante in capo.
Invero l’ordine del giorno e lo schizzo del comando sembrarono fatti a posta per generare l’equivoco.
L’ordine parla di occupare la posizione formata dai due colli Chidane Meret e Rebbi Arienni posti tra il Semaiata e l’Esciasciò e non fa parola che essi siano attigui al Raio; nello schizzo invece i due colli sono disegnati sui fianchi sud e nord del Raio e contro i due monti predetti.
Secondo invece lo schizzo ufficiale più recente, compilato con maggiore esattezza durante il seppellimento dei morti, e secondo anche quello pregevolissimo che in tale occasione disegnò ed illustrò con stupende levate fotografiche il valente scrittore ed artista E. Ximenes, non solo il famoso colle Chidane Meret non risulta a sud del Raio, ma neppure questo monte si trova proprio a contatto del Semaiata, il quale eleva la sua gran massa centrale a non meno di tre chilometri più a sudovest del Raio contro cui invece spinge soltanto un suo contrafforte orientale detto Monte Caulos, di cui non si fa parola nè sullo schizzo nè sull’ordine predetto.
Risulta parimenti dai predetti documenti