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rersi coi nuovi rinforzi che sbarcavano a Massaua; ma queste non erano sufficienti ragioni per far scegliere l’avanzata piuttosto che la ritirata.

Relativamente poi al parere espresso dai Generali e dal Capo di stato maggiore, si capisce poi come anch’essi subendo il fascino delle lusinghiere informazioni loro esposte dal Comandante in capo che le aveva raccolte, si siano espressi favorevolmente all’attacco; tanto più che tutto l’ambiente di Saurià era saturo di sentimenti belligeri, incominciando dai capi e fino ai soldati; ed anche perchè a certi quesiti che parlano di battaglia un inferiore non dice mai no1.

Ecco come il generale Ellena nella sua deposizione fatta al Tribunale di Asmara narra del convegno dei generali.


TRIBUNALE MILITARE DI ROMA.

Deposizione del maggior generale Ellena cav. Giuseppe


Pag. 185 degli Atti processuali dell’Istruttoria a Massaua


. . . . . . . . . .

D. Se sappia le ragioni per le quali il generale Baratieri si decide improvvisamente nel 29 febbraio ad attaccare gli Scioani, se ebbe occasione di esprimere al generale Baratieri la sua opinione relativamente a questo attacco e se sappia che la esprimessero altri generali od ufficiali superiori.

R. «A tutto rigore non posso dire di conoscere tutte le ragioni che possono aver indotto il generale Baratieri nella sera del 29 febbraio ad ordinare la marcia sull’accampamento scioano e conseguente attacco. Conosco solamente le

  1. Dicesi che il maggiore Salsa, sottocapo di stato maggiore, essendo stato interpellato, sia stato il solo ad esprimere parere contrario.