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del vettovagliamento, che le deficienze dì salmerie e di quadrupedi e l’esaurimento delle risorse locali rendevano giorno per giorno più critico.

Fino dal 15 gennaio era stata costituita l’Intendenza che aveva il grosso de’ servizi avanzati ad Adigrat. Furono adottate due linee di rifornimento: una più diretta per Massaua-Arckico-Adi-Caiè-Adigrat; l’altra più comoda per Massaua-Saati-Asmara-Saganeiti-Adi Caiè, dove si allacciava colla prima.

Lungo queste due linee di rifornimento erano stabiliti numerosi comandi di tappe.

Un altro grande deposito di materiali e di vettovaglie fu impiantato all’Asmara, per la eventuale adozione della linea di rifornimento di Asmara Adi-Ugri, in caso di operazioni militari da quella parte.

Fino al 31 gennaio il servizio d’intendenza potè procedere senza inconvenienti; anzi, grazie alle cure ed agli sforzi del comandante, colonnello Ripamonti, e del vice-governatore Lamberti, residente a Massaua, riuscì ad accumulare in Adigrat oltre a dieci giornate di viviveri per tutto il corpo d’operazioni.

Ma dopo il forzato cambiamento di fronte delle truppe verso Adua, ed i successivi loro spostamenti fino a Saurià, la necessità di indirizzare le vettovaglie per altre vie e di rimandare indietro da Adagamus le carovane già in marcia, per strade difficilissime, con pochi quadrupedi disponibili, con conducenti e personale addetto poco pratici, aveva cagionato un forte ristagno che potè essere superato sol-