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CAPITOLO XVI


Condizioni della Colonia dopo Amba Alagi — Concentrazione delle forze eritree in Adigrat — Baratieri ne assume il comando e Arimondi è mandato a Massaua — Il Parlamento vota 20 milioni per la rivincita e il Governo conferma la fiducia in Baratieri — Spedizioni di rinforzi — Incertezze del Governatore — Assedio di Makallè — Arrivo del Negus — Attacchi degli assedianti e gloriosa resistenza di Galliano — Dolorose condizioni dell’eroico presidio — Ammirazione e preoccupazioni — Liberazione.


La Colonia dopo la giornata del 7 dicembre venne a trovarsi nelle seguenti gravi condizioni:

tutto il Tigrè, salvo Makallè, occupato dal battaglione Galliano, e l’Agamè, ove intorno ad Adigrat concentravasi la forza coloniale, e compresa la stessa Adua donde era stato richiamato il battaglione Ameglio, abbandonato in potere dei ribelli e del nemico avanzante, cui s’affrettavano a recare omaggio gli stessi capi civili e religiosi che due mesi prima si inchinavano a Baratieri;

la banda di sceich Thala squagliatasi verso l’Aussa, portando altrove la notizia della sconfitta italiana; Sebath ed Agos Tafari ancora fedeli, ma sfiduciati, per essersi veduti svanire quei domini che loro erano stati promessi;

nei dintorni di Adigrat, riuniti in fretta