Questa pagina è stata trascritta, formattata e riletta. |
— 155 — |
il 31 dicembre, come risulta nella sua relazione sul fatto di Amba Alagi) erano avvalorate anche da informazioni, da lui ritenute attendibili, le quali assicuravano che il re del Goggiam ed altri capi ad ovest del lago Tsana si erano ribellati; che i galla e i mussulmani della costa avrebbero molestato la marcia delle truppe scioane, e che grandi scissure regnavano fra tutti gli altri capi; per cui era difficile che sovrastasse un imminente pericolo all’Eritrea.
Tuttavia, persistendo le voci d’arrivi di truppe scioane dal sud, il 13 novembre, d’accordo con Arimondi, fa partire la compagnia Persico in distaccamento avanzato ad Amba Alagi; ed il 24 successivo anche il maggiore Toselli fu inviato da Arimondi a quella volta con 3 compagnie indigene, 2 sezioni d’artiglieria e le bande di ras Sebath, con incarico di sorvegliare i confini meridionali del Tigrè, mantenere a freno i capi dipendenti e dirigere il servizio d’informazioni.
Toselli, congiuntosi colla compagnia Persico, si spinse fino a Belegò sui confini meridionali dell’Enda Moeni, e quindi potè accertare che a sud del lago Ascianghi si concentravano numerose forze nemiche.
Le notizie che egli raccoglie da’ suoi informatori più fidati, e che trasmette tosto al generale Arimondi e al Governatore, affermano che sulla linea Borumieda-Ascianghi è un continuo affluire di Abissini da tutte le parti; che il 23 novembre ras Alula e Oliè erano a Mai Cobbò e i ras Maconnen e Micael nel Jeggù, e che il Negus era rimasto ad Entotto; che