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che si veniva formando presso la corte di Menelick e sulla probabilità di una futura guerra; me le sue notizie ed osservazioni erano così superficiali, nebulose e spesse volte contradditorie e poco preoccupanti da superare di ben poco quelle che correvano sui giornali e sulla bocca di tutti, e che stereotipate e ripetute per migliaia di volte, lasciavano il tempo che trovavano, e tutti increduli.

Per dimostrare l’attendibilità delle sue informazioni basta il dire che pochi giorni prima che ad Amba Alagi apparisse l’avanguardia Scioana forte di oltre 35000 uomini, Baratieri conservava ancora delle illusioni sull’avanzata di Menelick e sullo scoppio della guerra italo-scioana, ritenendola ancora incerta e limitata alla necessità di dover combattere al più una forza complessiva di trentamila nemici, come può rilevarsi dalla lettera seguente pubblicata dall’Asmara il 23 novembre 1895; cioè 14 giorni prima che succedesse il fatto di Amba Alagi.


Asmara, 23 novembre 1895.

Signor ministro,

Secondo le previsioni, che io aveva l’onore di sottoporre a Vostra Eccellenza, nelle relazioni del 20 maggio e del 27 giugno di questo anno, Menelik aveva preparato, prima e durante la stagione delle pioggie, un movimento d’invasione contro l’Eritrea. Ed aveva dato ritrovo alle sue forze specialmente a Uoro Ailu (Jelu), posizione geograficamente molto opportuna e centrale, lasciando scaglionati verso la colonia ras Mikael suppergiù a Borumieda (Dessié), ras Olié a Martò alquanto più innanzi, Uascium Guangul nel Lasta, alquanto ad occidente. In pari tempo aveva in-