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tino il nostro corpo d’operazioni su Coatit che fu occupato verso le ore 15.
Nello stesso tempo e sulla stessa direzione si avanzava l’esercito tigrino, il quale, arrivato verso sera ad Adi Legib, poneva il campo tra questo villaggio e le acque di Mai Mehemessa a circa 6 Km. da Coatit, senza che si fosse accorto dell’improvvisa occupazione fattane dalle nostre truppe, la cui avanguardia (battaglione Toselli e bande) disposta sulle alture ad est ed a nord-est di Coatit era quasi a loro contatto.
La notte dal 12 al 13 passò senza alcun incidente. All’alba dal 13 dallo spianato della chiesa di Coatit, ove hanno riposato la notte, i battaglioni Galliano e Hidalgo si schierano verso nord-est recandosi sul fianco sinistro del battaglione Toselli, quello Galliano in l.a linea e quello Hidalgo in riserva.
La batteria da montagna Cicco di Cola si porta in linea col battaglione Toselli, le bande del Serae e dell’Okulè Kusai si schierano sul fianco sinistro verso Adi Auei, Baratieri col suo stato maggiore e colla bandiera del comando occupa un poggio eminente al centro. La fronte di combattimento è verso est e nord est e la sua lunghezza è di circa 1 Km.
Il sole che spunta sull’orizzonte è salutato dal primo sparo di artiglieria che da una distanza di circa 1900 m. va a mettere in iscompiglio il campo nemico.
In questo si nota subito una forte agitazione, un accorrere alle armi, un formarsi di gruppi combattenti, un riunirsi agli apposta-