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al cattolicismo, il 14 dicembre 1894 egli fece improvvisamente imprigionare il residente italiano tenente Sanguinetti, e lanciato un bando violento contro gli Italiani che dipinse invasori e spogliatori del suolo, chiamò la popolazione alle armi e si proclamò signore indipendente dell’Okulè-Kusai.
Egli fece tosto interrompere le comunicazioni telegrafiche col resto della Colonia, per aver tempo a raccogliere gente, ed a ricevere soccorsi da Mangascià; ma la notizia della rivolta portata da informatori e da un telegrafista italiano sfuggito alla cattura, fu tosto a conoscenza del Governatore, il quale da Keren, ove trovavasi, ordinò subito al maggiore Toselli di muovere contro il ribelle.
I piani di Batah Agos, furono sventati dalla prontezza di Toselli, che il mattino del 16 dicembre si trovò già con tre compagnie vicino a Saganeiti ove, in attesa di altri rinforzi che marciavano verso di lui, mandò ad intimare al ribelle la consegna delle armi e del tenente Sanguinetti.
Batah Agos prevenuto ne’ suoi disegni si schermì, allegando scuse e proteste di fedeltà, ma non obbedì alle intimazioni ricevute, e poco dopo, vistosi incapace di resistere a tante forze che affluivano intorno a Saganeiti, nella notte abbandonava segretamente questa località, dirigendosi co’ suoi uomini verso Halai, allo scopo di impadronirsi di quel forte, e catturarvi le compagnie ivi distaccate agli ordini del capitano Castellazzi.
Il 18 dicembre Toselli entrò in Saganeiti