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Il rapporto intorno ai funzionari coloniali ammise che i generali Baldissera e Orero nei momenti di grave pericolo per la Colonia avevano ordinato od autorizzato l’uccisione segreta il primo di otto ed il secondo di un solo individuo, perchè fomentavano il tradimento e la ribellione tra la popolazione. Di tutto ciò i Generali predetti avevano fatta esplicita dichiarazione alla Commissione ed assuntane l’intera responsabilità. Anzi Baldissera si chiamò responsabile anche dell’uccisione di altri due individui, perchè avendone egli ordinato l’arresto ad ogni costo, perdettero la vita colluttando nell’essere arrestati.
La Commissione constatò poi false tutte le voci di eccidi collettivi e di massacri di intere bande, essendole risultato dopo accurate indagini che era avvenuta soltanto l’uccisione di certo Ligg Gabbedon con pochi suoi seguaci, ma non dai nostri agenti, bensì dalle tribù assaortine tra cui eransi rifugiati; e che se qualche altro individuo di dette bande era stato ucciso nell’essere stato tradotto ai confini per lo sfratto, ciò era avvenuto perchè rifiutavasi di obbedire, o ribellavasi agli agenti od ai soldati.
Essa non escluse poi che in certi momenti di torbidi interni e per parte di agenti subalterni e di una polizia indigena ancora mal disciplinata e semibarbara potessero essere avvenuti alcuni altri casi isolati di uccisioni segrete e che si fossero talvolta usati dei maltrattamenti ai detenuti; ma di tali fatti, se erano avvenuti, nessuna responsabilità poteva risalire ai Comandanti superiori che gli ignoravano completamente.