Pagina:Mela - I tre libri di Pomponio Mela del sito, forma, e misura del mondo. Tradotto per messer Thomaso Porcacchi.djvu/93

TERZO. S > 1 loro. Quindi i confini dell’A fi a; eccetto che dotte è per* petuo uerno, e intolerabil freddo; fono habitati da gli Scithici tutti quafì per lo più chiamati Sagi. DE GLI HIPERBOREI. CAP. V. In hiperborei fono i primi milito A fianco,[opra Aquilone, er I f opra i monti R ifei; V pofh a putt I to fiotto al globo delle flelle; doueil,^’1 sole non tramonta ogni giorno, co* me a non ma nafeendo la prima uolta nello equinotio della primauera, tramonta poi nell’autunnale, er pero fiei mefi dura il giorno, er altretanti la notte continua; il paefie è fretto, ejfiofito al Sole, erper ftfeffo fruttifero.Gli babitatori fono gìu&ifiimi, er uittonopiu tetti f o,cr con più felicità, che uerun’altra forte d’bucmi* ni, come coloro, che uiuono fempre in un’allegra pace infieme. Non fanno che fu guerra, chefia ingiuria, CT fono grandemente efercitatì ne’fiacri minifieri d Apoi* lo; i principij de’ quali eglino da prima mandarono per le lor uergini a Deio; dipoi per li popoli; CT qum di concedendogli a altre piuftranegentUdicefi chegran pezza fu quejlo fanto ordine mantenuto fino a che le ribalderie delle genti lo corruppero, tìabitano i bofehet ti,ZT le felue: ©"come eglino anzi fono di uiucre ftan* chi, che infamiti; lieti, CT coronati di ghirlande da ma balza confueta per loro ftefii fi precipitano in ma* re, cr quejlo tal modo di morire arreca lorofupremo