Pagina:Mela - I tre libri di Pomponio Mela del sito, forma, e misura del mondo. Tradotto per messer Thomaso Porcacchi.djvu/74

7 i L 1 B R O ’Moro di Spagna, chèaltroue. Ma da cjuejìiluogi, che noi habbiamo dcfcritto, fino al principio della Betica, non ui è fuor ché Cartagine edificata da Asdrubale Captino de’ Cartaginefi, cofa che poffa raccontarfi.Sono ut quelle riuiere alcune cajleìla, di cui, folatnente per non diuertire dell’orditi noflro, faremo mentirne. Ne/ golfo detto Virgitano eVirgi, er di fuori e Abdera, a nel,He fi, Menoba, M alaca, Salduba, Ldcippo, & Berbeful. Aprefi dipoi lo frettiamo mare, er Hiti d’Europa,■ er d"Africa uicini l’uno all’altro,fanno(co,ne habbiamo detto nel principio ) quei due monti Abi* la er Calpe, che fono le colonne d’Hercolei quali:amendue entrano in mare, ma più Calpe, che Abita, il quale u’entra quafi tutto. Quefto e marauighofamente incauato, er da quella parte, che guarda a Ponente, e quafi per lo mezo del fianco aperto. Quindi e l’entrata tutta quafi fenza uia per quanto fi eflende la larghez = za del golfo, er di là è una grotta. Euui in effo Carthe ia o purefeome penfano alcuni)Tarteffo, douehabitano quei Penici,che pacarono d’Africa in quello luogo, er uerfo noi è Cingenterato, Mettaia,Betlone, er B e,tfone fino al promontorio diGiuncne, poftifu la rimerà del mare. Ma quello uoltando il torto fuo giogo uerfo P onente, et mare Oceano, all’incontro di quell’altro jpro= montorio, che noi dicemmo chiamarfì Ampelufìa iti Africa, termina uerfo t nofiri mari l’Europa. Ma per* che infoia Gadi e la prima,che s’affacci a coloro,ch’efco no del mare, quindi, che per ragione fumo obligati «ragionar di quefti luoghi,come promettemmo da pria cipio,