Pagina:Mela - I tre libri di Pomponio Mela del sito, forma, e misura del mondo. Tradotto per messer Thomaso Porcacchi.djvu/55

SECONDO. Sì s’cUe fono, ò per la bellezza, ò P& h lor co ft ml de * fìdeute. Le buone, er le belle fono in pregio, ma al* taltre, chi nc ha, bifogna che dia la dote ■. Sono alcuni, i anali non fanno, che fu uino. Ma pero, mentre egli* no /tanno a mangiare intorno al fuoco, gettano alcuni femi fopra le brage,i quali mandano fuori un certo odo re,che gli riempe tuta d una allegrezza frnile alla brU chezza. He’Itti molto vicino al fiume ìjlro e ìftropolu Dipoi ui è Calati,eiificata da’ M Hesij, cr Jntonice, O-il porto Caria, er il promontorio Tiriilrt, ilquale è un fianco del mare, che riceve tutti coloro, che paf. fimo, er è all’incontro de’ Eafiaei, fé non maggiore, però fintile, quì fufommerfanone daun terremoto Butti il porto C rutti, le citta fono DtomfiopollOddéf* fo, Meffembria, A nchtalo, cr nel grembo d, quefla, cioè dotte il mare fa l’altro fianco & for mfce lefue uol te ’eia grande Apollonia. La riutera dipoi e diritta, eccetto che quafi nel mezo, doue ella entra nel promon torio,che fi chiama Thinnia.Quiui ella fa gemito.qua, fi fi riuolga incontro alfiuo lito: er ha nife quefte cita H almidefo, er F Uà, cr Enopoli. F ino a qui et onta Segvita dipoi Bosforo, er Proponili. In Bosforo è Bizantio, in Propontide Selimbria, Perni-, tho, er Bathini. I fiumi, che ui corrono, fono Ergi. no, er Attira. E uui poi quella parte di Tracia, doue regnò anticamente R hefo, er ancora Btfaltade’ Santi, er Cipfela giagrande. Dopoqueflaequelluogo do. mandato da’ Greci Macronttco, Cr Lifmachu pojta al la radice del gran Po Itfine. La terra,c he fegue, come D lij