Pagina:Mela - I tre libri di Pomponio Mela del sito, forma, e misura del mondo. Tradotto per messer Thomaso Porcacchi.djvu/32

i a K O di ti per Tarfo. E mi dopo ti Città Soloe; doue fatiti tono gu i Rhodij, poi gli Argini, ultimamente i CorJah; 4 ’ quali fu confegnati da Pompeio: et bora fi cbia ma Pompeiopoli. vicino a quejli è poftafopra un pieciol monticello ti fepoltura del Poeta Arato; di cut per ciò bifognafar mentione, perchè non fifa, qual futi cerone efre < fafii, quali ui fi gettano fopra, tutti falcino fubito al baffo. Non lungi da quel luogo rifede Corico terra diporto, circondata dalmare; che con un braccio molto fretto fa attaccata con terra ferma Dt fopra e la grotta Concia d’unafngolar natura; GT.tan togrande, che nonf può,fe non diffìcilmente, deferti nere. Perciocbef difende con grandijlima apertura fi no alti cima del uicin monte, poflo quaf fu’l Uto ©• che ha di lunghezza di co fa affai diffìcile, fino a un miglio. Quindi d’alto calando al baffo,.er quanto più cala, tanto più aUargandof; comparse adorna di mol tobelli, wuerdibofcketti: er aggirandof intorno per tutte lefelue, fi difeerne cof marauigliofa, er bel la; che alla prima ueduta, abbaglia le menti di colo, ro, che ui faccefano. E t come l’hanno ben contemplatatalmente fe ne inuaghifeono, che non f fatiano di mirar ui. Non ha più che un luogotonde ui fi poffa difeen dere, er quello è fretto, er diffìcile per lunghezza di mille, ©■ cinquecento pafii. Caminaf poi all’ombra molto piaceuole, or per alcune felue; pofe in me Z o a certi diletteuoli fiumicelli; lequalicol frefeo loro rifuo nano un non fa che di uillefco. Come l’huomo è arriuato al baffo, ecco quiui fi uede un’altra grotti j della quale