Pagina:Mela - I tre libri di Pomponio Mela del sito, forma, e misura del mondo. Tradotto per messer Thomaso Porcacchi.djvu/24

gli or Aceti domandano conftglio; er gli pregano di quel ch’efti uoglionodoue che ripofandofìfopra le fé* polture uengono loro per mezo de’ fogni le nfpofte.Le lor [emine hanno per follennitÀ la notte, che fi mari= tano, di Jìure Apparecchiate alle uogliedi tutti coloro, che portano de’ prefenti; er colei, che con più giace, maggior lode acquiftamel retto fono dipoi cafhfime. I Ganfafanti fono nudi, ne hanno nctitia dettame alcu= na; ne fanno fchiuare i colpi ne giacereer però fug gono andando incontro. Non fopportano ne dipratti= care,ne di parlare con ueruno,che fu della natura loro. I Eleni ij fono fenza tefta, er hanno il uolto nel petto. I Satiri fuor che l’effìgie, niente hanno d’kncmo. La forma de gli Egipani c quella propria,cbe uniuerfalmen te fi celebra. Et quefto bafìi a proposto dell’Africa. i fid PARTICOLARE DESCRITTONE DEL VvL S J^A. C^CF. VI, jjH§l ’Egitto e la prima parte deU l’Afta fra il Catabathmo, er gli Ab j rabi; la quale è talmente da quefto! lito diftefa, ch’ella tocca dell’Ethio = i pia. e’ uolta a mezogiorno; ere un paefe maràuigliofamente abondante, come che non ui pioua mai per tempo alcuno, doue e fmilmente gran quantità i’huomini, er d’animali. Quiui è il N ilo, fiu me fopra glialtri fiumi, ch’entrano nel mar noftro gran diftimo. Viene queflo da’ deferti dell’Africa; ne coft to Ito nel principio fuo può nauicarfu ne ancora co/7 tofto fi chiama