Pagina:Mela - I tre libri di Pomponio Mela del sito, forma, e misura del mondo. Tradotto per messer Thomaso Porcacchi.djvu/105

TERZO. ioj primo è detto P erfico dal uicin paefe di quefio nome: & quel che è più la Arabico.il Perjico -, doue egliriceue il mare, ha da ogni banda i fianchi diritti:?? la foce gran de; ch’egli hà, è quafi da lui abbracciata col collo: di* poi acconfenténdogli egualmente per tutto, er gran* demente la terra, accerchiando il mare con gran circuì* to de’ liti, rende forma d’un capò hùmano. La foce del* l’Arabico è più fretta, er la larghezza è minore: er folamente è alquanto maggiore nella ritirata, ch’el fa, er più adentro caccia i litifuoi affai più lunghi fino a che entra gran pezza in Egitto, er quafi nel monte Cd fio,monte d’Arabia e’ in una certa fua cima affai man= co largo:er quanto più fi caccia in dentro, tanto più è fretto. Da quefli luoghi, c’habbiam detto,fino al gol fo P erfico, eccetto doue habitano i Ckelonofagi, tutto è deferto.Sonoui in effo i Carmani pofi a mdh ritta de’ nauicanti; i quali fono fenza uefi, ferita biade,fenza greggi, er fenza cafe, er fi coprono di pelle di pefci, er della p olpa fi pafcono. Sono fuor ché nel capo, per tutto il corpo fetoluti. I luoghi più U dentro fono habi tati da’ Cedrofi, e poi da’ Per fi. Cethipaffa per li Zar* manij, er fopra ui corrono Andani, er Cono. Nefli parte, che è oppofla alla foce del mare, fono i confini de’ Babilonij, er de’ Caldei, er duefamofi fiumi, Ti* g ri uicino alla P erfia; er di là l’Eufrate. il Tigri difcen dendo cofi come ei nafce, corre fino a’ liti. VEufrate hauendo una fmifurata foce,non isbocca folo come ei na fie, anzi con grand’impeto difende al baffo; doue non

  • ofi a prima giunta Jfartifce i campi, anzi ampiamen»

Q iiij