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nero amano aver molala la sua via. — Comprendiamo noi, possiam noi comprendere siffatta spiegazione, cioè concepire tolte le ragioni, tutte le relazioni, dei fatti compresi in essa? No veramente; cbè anzi si confondono, si intricano, si perdono le idee di tali relazioni nella povera mente nostra; si moltiplicano, si complicano i misteri; ma questi almeno non contraddicono, combaciano anzi co’ falli. E tra una spiegazione piena si di misteri (cioè di nuovo di quelle antinomie che non possiamo evitare in nessuna religione, filosofia, scienza o storia universale), tra una spiegazione piena si di misteri ma combacianlè coi fatti, e due altre, le quali contraddicono a questi assolutamente, e non tolgono poi nemmeno, mutano solamente i misteri, non deve non può dubitare ninno storico, niuuo studioso, niun critico, niun contemplatore o leggitore sincero di storie. Le due altre spiegazioni generali della storia non danno ragione se non o del peggioramento o del miglioramento; la spiegazione o teoria cristiana sola dà ragione del peggioramento e del miglioramento del genere umano, è la sola che comprenda i due gran fenomeni della scienza storica; è la sola dunqne che si possa e debba accettare e chiamare teoria della scienza.’

Vili. Ed è la sola quindi su cui appoggiare una grande e buona divisione della storia umana. Gli antichi, cioè lutti gli uomini non giunti a vedere lo stabilimento del Cristianesimo, nen potevano dividere nè capire il complesso della storia; e non tanto, come fu detto, perchè questa fosse troppo breve ancora, troppo mancante di falli (posciachè he comprendeva già i due terzi), ma perchè mancava del fallo massimo spiegalore e dividilore. La storia universale fu per essi un cumulo d’eventi indivisi, indivisibili, quasi corpo informe

’ Hi si conceda qni citar me stesso per correggermi. In uno scritto sugli XIprimi teeali della Letteratura Cristiana, io cercai di rappresentare i due andamenti diversi del genere umano colle due parole di ciclo e serie. Ma meglio considerato tutto l’andamento antico, non apparisce in sè tornante, a guisa di cerchio. — se non paresse puerilità questa quasi grafomania (la quale del resto fn di tutti coloro che adoperarono queile parole di cicli, periodi, spire, ecc., e del Vico poi sopra tutti), io rappresenterei l’andamento universale del genere umano con una sola parola ed una solaflgura, una parabola, per cui scende verso il foco l’antichità, risale da esso la Cristianità.