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VI. Ed anche di altri poi. Imperciocché, se non contenti d’aver salila la scala delle creatore materiali e spirituali terrene, noi ci sforziamo di salir pur qoella delle celesti, e chiamiamo a ciò l’aiuto pure di ogni scienza naturale o rivelala quante ci son date, noi impareremo dalla prima primamente: che questa terra, la quale tanto usurpa le nostre preoccupazioni, non è tuttavia se non uno de’ ventinove globi o pianeti principali o secondari che veggonsi girare intorno al globo maggiore e centrale del sole; che altri forse s’aggirano in lontananze a cui non potè arrivare la nostra osservazione; che certamente poi altri corpi diversi in lor costituzioni e lor giri, le comete, a migliaia s’aggirano intorno al medesimo sole or vicinissime, or perdentisi nelle ignote regioni, ed accostatisi forse ad altri soli; che al di là poi di tntlo questo già immenso, già complicalo, già popolassimo sistema planetario nostro, sono in lontananze non più misurabili e ditferenlissime altri soli, e cosi probabilissimamente altri sistemi planetari; che il nostro sole e parecchi altri sembrano aver tra sé qualche connessione, qualche moto comune o intorno a un sole maggiore, o intorno a un centro comune di gravità, e costituir cosi un sistema stellare, comprendente parecchi planetari; che certamente poi sono e si osservano tali sistemi duplici o triplici stellari, ed altri composti di stelle innumerevoli, ed altri ove la materia celeste pare ancora non distinta in globi ma in istato di nebulosità luminosa; che finalmente ed in somma consiste l’universa di una innumerevole moltitudine non solo di globi in parte simili, in parte diversi del nostro, ma di sistemi, di mondi incipienti, compiuti, od anche distrutti. E se, tutto ciò osservalo, noi consideriamo poi che di tutti questi corpi e mondi celesti, molti rimasero lunghi secoli ignoti agli uomini, altri non sono nemmeno ora noti, se non per un punto di luce non discernibile se non in qualche chiara notte per mezzo di qualche ottimo e raro strumento da qualche scienziato che v’attenda, ed altri probabilissimi non ci son noti nemmen cosi: noi potremo ben dire che essi tutti non ebbero, non hanno coll’uomo niuna relazione che d’un momento d’osservazione scientifica ed individuale; e molti non ebbero e non