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e troncatori di tutte sue vie. E delle potenze minori, compresa Grecia, non può guari esser qnistione; non si dà a’piccoli, non almeno quando possono prendere i grandi, e tanto meno quando è interesse comnne che prendano i grandi. E qui è interesse che prendano Russia e Germania; Russia per far largo, per far campo a Germania settentrionale, cioè in somma a Prussia; Germania meridionale, cioè Austria, insomma per farsi largo da sè. Se, come e quando che cada l’Imperio Ottomano, l’eredità sarà grandissima: ce ne sarà per tutti, non lascerebbesi raccorre da un solo popolo Cristiano, nemmeno dal regno che si facesse Imperio Greco. C’è di che allargare questo, di che abbandonare nell’Asia Minore, in Armenia, nell’altre Provincie interne Ottomane o Persiche, un ampio allargamento alla Russia, e di che aprire ampissimi campi a’due grandi stati, e per essi a tutta la nazione Germanica. Le provfncie Europee dell’Imperio Ottomano cadute in mano della Russia, che si estendesse cosi occidentalmente incontro alla civiltà Enropea, sarebbero (e pur troppo saranno forse) causa, principio, campo di contese e guerre Cristiane forse peggiori, certo eguali almeno alle pessime che sieno state nella Cristianità; sarebbero arresto, ritardo, e forse per alcun tempo indietreggiamento della civiltà Cristiana. All’incontro, quelle medesime Provincie in mano all’Austria, il basso corso, le bocche del Danubio in mano a quella potenza Germanica che n’ha il corso medio, a quella nazione che n’ha il corso tutto, sarebbero (e speriamo saranno) causa, principio e campo di prosperità, di progressi, non solo commerciali ma pur politici, non mai più «diti nè quasi immaginati a tutta la Cristianità. — Imperciocché, come da male male, cosi da bene bene sorgeranno inevitabilmente. Si ritardi pure, si Ihediti, s’apparecchi questa grand’epoca della caduta Ottomana, fino a tanto che sia compiutamente’apparecchiata a raccorne la parte massima d’eredità la gran nazione Germanica, & sieno apparecchiate l’altre a spalleggiarla e spingerla al grandissimo atto. Ma attendasi bene, che a qualunque epoca si compia questo, ei sarà per secoli e secoli probabilmente occasione ultima di correggere il più srande impedimento, il piò gran vizio che ancor