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dri non consumassero forse soverchiamente; se non ne fossero queste troppo distratte da altri interessi più importanti, troppo fermate nell’accrescimento di lor popolazioni; e se principalmente qne’ tesori metallici, que’ vantaggi commerciali esclusivi trattine, fossero ricchezze vere e durevoli, e non anzi impoverimento, e massime viziamento ultimo e delle nazioni antiche colonizzanti, e delle colonie.—Ma fatto il grande sperimento delle. colonie inglesi americane, il gran cambiamento di esse dalla condizione di colonie a quello di nazioni figliuole, incominciò ad apparire quel nuovo fatto il quale diventerà probabilmente legge della storia futura, che le nazioni figlie e pur le madri vantaggiano tutte e due al distacco.— La gloria, l’utile delle nazioni madri non istanno nel tener le figliuole in dipendenze politiche o commerciali, nel tirarne metalli dalle miniere e dalle dogane, ma appunto in quell’aver in esse, sangue, nomi, lingue e costumi comuni. E tntto ciò rimane rappreso, senza forza propria, senza possibilità di progresso, finché le colonie restan colonie; ma tutto ciò prende vita ed anima, tutto ciò si svolge e progredisce, appena le colonie diventan nazioni figliuole, ma libere; e tutto ciò ritorna allora a vantaggio della nazione madre per le migrazioni non più sforzate né esagerate né facentisi dalia»feccia, ni» moderate, libere e meglio composte, per le relazioni commerciali; le quali fruttan più che le commerciali dipendenze, per l’operosità reciproca non più soggetta a soverchierie ed errori reciproci, ma liberamente ed opportunamente crescente in tulle e due, per tutte quelle somiglianze e comunanze di sangue, nomi, lingua e costumi. Né sono soli poi a vantaggiarsi dal. dislacco questi interessi materiali; se ne vantaggiano anche più gl’intellettuali: è nota, è senza eccezione la nullità di coltura nelle colonie; ed all’incontro vedesi sorgere nelle nazioni figliuole appena sorte; e tal coltura diventa poi parte della coltura madre; e cosi qnesta ha campo più esteso più largo più mutabile, più coltivatori, più estimatori, che niuno negherà essere vantaggio, cansa di progresso grandissimo. E dai due utili materiali ed intellettuali coii accresciuti, sorge finalmente pur l’accrescimento della gloria, la quale essa pure é alle na