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tro che credeva dover essere del mondo, la Gerusalemme materiale, sottentrata la figurata, il Cristianesimo, i primi Cristiani poteronsi credere destinati essi alla medesima conquista; e lo poterono credere tanto più, quando fra essi contavano quegli imperadori Romani che dicevansi ed erano iu gran parte signori dell’orbe; ma ancor essi, se cosi credettero, s’ingannavano, ancor essi eran per esser non conquistatori ma conquistati; e il Cristianesimo si diffuse nei barbari non per conquista fatta ma per sofferta. E più umile il Cristianesimo alla seconda età, riduceva l’ambizione ad una piccolissima conquista, e non potè nemmeno adempier questa; e quel nimico, a cui voleva tórre nna provincia, era destinato a tòrgli ancora intieri regni ed imperii. Ed al principio della terza età, al cinquecento, il Cristianesimo potè credere, credette certo aver finalmente trovata la vera via, quando conquistala a forza tutta una nuova parte dell’orbe, tentava pur a forza ed a modo maomettano convertirla, e convertiva meglio intanto altre parti per predicazione; eppure nemmen questa volta, nè col mezzo cattivo nè col buono, nè col maomettano nè col cristiano, nè a forza nè per predicazioni, non fece conversioni grandissime nè durevoli; le popolazioni a forza conquistate e convertite sparirono; e le convertite per predicazioni, allentate queste, apostatarono, si disconvertirono, ridiventarono, con poche eccezioni, idolatre. — Finalmente, a’ nostri di, già cadenti l’antico vincitore il Maomettismo, gli antichi emuli il Bramiamo, il Buddismo e le idolatrie spicciolate, pareva a taluni che una santa alleanza di principi, ad altri una santa di popoli,. fosse il gran mezzo predestinato al grandissimo scopo: a quelli, che il nome di legittimità, a questi, cbe il nome di libertà fossero come il segno, la parola, lo stendardo alla grande impresa; e questa volta pure nè libertà nè legittimità, nè leghe sante di popoli nè di principi non furono nè stendardo, nè segno, nè mezzo, nè quasi nulla; accidenti, sviamenti, anzi ritardi e non più.— Quindi certamente nna grandissima diffidenza dobbiamo preservare anche noi, in credere mezzo vero ed ultimo oramai questo che pur ci si accenna, e pare ora evidente. Pud esser anche questa una ultima o