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correre, non temettero avventurarla incontro a qne’vitnperii, non ontrarono mai per abbellirla nel sicuro ma mal commercio delle reciproche adulazioni. Tanto più io, che non ho nessuno di tali vantaggi da salvare, nessnno di tali sacrificii da fare a ciò che credo verità, non debbo,non posso aver timore, non ho nemmen merito a seguirla poc’anni ancora.

La prima adulazione da rimuovere dalla storia d’Italia è qqella che si suol dare come alle nobili famiglie cosi alle nobili nazioni, quella delle genealogie magnificate ed antiquate. I meno "adulatori, per vero dire, ci son gli antichi. I Greci e Latini (soli fonti a noi di nostra storia primitiva) ci parlano bene di alcuni popoli autoctoni,,aborigeni; ma.ne rammenlan pochi e perduti, ed alla maggior parte delle genti italiche danno evidenti.origini straniere; e parlan poco poi di tutte le origini in generale. Nè vi attesero guari più gli enidi ti, nostri o stranieri, *f risorger delle lettere; abbagliali che furon tutti dallo splendor della storiaspeciafe romàna a cui si /ermarone. L’Italia prima de’ Roman! non ocjmpi gii studi di quasi nesauno, se non da due secoli in qua all’incirca. Ma allora Rickio,Denis ter, Bianchini, Vico, Bardètti, Guarnacci, Lanzi, Micali, Bossi, Niebuhr, Otffriedo Mfiller, Mazzoldi e’non pochi altri vi applicarono i loro ingegni variamente potenti ma quasi tatti preoccupati, gli Italiani dall’amor della patria, gli stranieri da ’quello del bel paese cbe sembra patria a tutti i colti o gentili. E cosi gli uni moltiplfcaVoQo oltre ógni asseverazione antica il numero delle genti aborigene* e scemarlo quello’ delie. Stranière; altri, andando più oltre, le considerarono per aborigene tutte quante; altri sognarono l’identità d’Italia coll’antichissima Atlantide, eJfecer dà essa uscire tutte te schiatte, tjitte le religioni, ie civiltà, le colture; ed" altri, più moderatar nfente jtlmenó, ridussero ad una schiatta sola e privilegiata tutte le origini italiche. Ma gi$ i miei leggitori avranno dagli studi che precedofio’dedotlo, cbe noi jion possiamo accostarci * oitma’di siffatte opinioni; chtf l’Italia più occidentale, più lontana dalla culla umana che n?n Fenicia, Egitto o’ Grecia; che T Italia allungatesi di mezzo al continente Europeo in mezzo al Mediterraneo, e trovantesi cosi sulla