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la tradizione fra i fonti di essa. Vedremo, lungo tntto il corso delle nostre meditazioni, due grandi tentativi essersi fatti al mondo per separar la scienza dalla tradizione, quello della filosofia antica, e quello dell’antica restaurata. Nel primo, la tradizione provata falsa doveva cadere, e la scienza non aiutata doveva fermarsi. Ma nel secondo la tradizione vera doveva vincere ed aintar la scienza ad avanzarsi. E sia che Cuvier, accettando in sua coscienza qnegli aiuti, venisse da quella a questa, ovvero da questa sapesse risalir a quella, certo egli fu il ^ran restauratore delle vie scientifiche ai principio del secolo presente; e il fu, per aver trovato od anzi ritrovato e rimesso in pratica anche nelle scienze materiali il metodo, la ricerca delle cause finali. Con questo metodo egli istituì una scienza nuova, la Zoologia comparata, e mise sulla retta via la scienza non nuova della Geologia. La quale cosi progredita dopo lui, e facendo forse coli’esempio progredir le compagne, e ad ogni modo connettendoci con esse progredite, con la Botanica, la Fisica, la Chimica e l’Astronomia, sono giunte ora tutte insieme a questi ammirabili risultati: che in tutte ed in ciascuna, è sogno, è assurdità, disragione e non scienza il non ammettere la ricerca delle cause finali, e che questa ricerca è anzi la via più natnrale e più pronta d’arrivare alle leggi generali d’ogni scienza; che quelle cause finali sono in somma il desiderato, queste leggi non altro che la generalizzazione de’ fenomeni di ogni scienza; che (eleggi, che le cause finali de’ fenomeni di ogni scienza si connettono tutte tra sé, e quando si san connettere, si trovano non altro che leggi e cause ancor più generali; che da queste si può arrivare, si arriva di necessità ad nn legislator delle leggi, ad una causa delle cause; che gli altri globi e questo, gli altri mondi e il nostro, cielo e terra, tutta la materia sono un mondo solo, totto connesso insieme, che non potè avere se non un solo Creatore, immateriale; che è intermediaria tra qne’ mondi una materia, special dividitrice d’ogni materia, che non importa come si chiami, calore, luce, elettro, od etere, da qnesto o quello de’ suoi principali fenomeni; che probabilmente tutti i globi, certo il nostro incominciò in istato fluido aeri