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degli elementi stranieri dal nazionali; e degli stranieri tra sè, nella mitologia greca.

E quindi, sommariamente sintetizzando, ei mi pare di poter asserire: 1° che la religione de’ primi Javonii ed Elleni fa quella di tutti i primi Giapetici, una Aerolatria indeterminata e diversa dall’AstroIatria chamitica, un collo dei Dews o Theos o genii celesti, fra cui principale Zeus la luce, il cielo, corrispondente al Thien cinese: 2° che questi culti Ellenici originari non ehber tempo a svolgersi, moltiplicarsi e corrompersi via via più, nè a raccogliersi in religione da ninna casta sacerdotale ellenica primitiva; ma che ciò fu forse tentato da’ Peiasgi; 3° che ad ogni modo e questi e gli altri stranieri Fenicii ed Egizii aggiuntisi loro introdussero, per vero dire, alcuni Iddii nuovi, come Bacco, e Mercurio, e Minerva probabilmente; ma, più che Iddìi nuovi, nuove interpretazioni, nuovi sensi, nuove personificazioni, nuove parentele d’Iddii; la mitologia e la teogonia, in somma, quali le troviamo intorno al IX secolo in Esiodt ed Omero: 4° e che l’una e l’altra furono raccolte, ordinate, nazionalizzate, non più da niuna casta sacerdotale, epperciò non misteriosamente,.reconditamente, ma dai cantori e poeti Lino, Orfeo, Esiodo, Omero, epperciò pubblicamente e poeticamente, epperciò abbandonando via via più i sensi astratti, difficili, ingrati, riducendoli via via più a personificazioni, ad assimilazioni degli Iddii agli uomini, al dar km forma, figura, affetti, virtù e vizi umani; al far insomoa della Greca una egualmente assurda, ma almeno la più poetica, la più artistica, la più facile ad esprimersi delle astiche mitologie, e quella cosi che s’oppose meno ai progressi dell’umana coltura. •

XII. E sia’effetto dèlia religione men nemica delle colture, o pinttosto direttamente della causa che la fece meno nemica, dico di quel felice eclectismo di schiatte e di religioni straniere; il fatto sta, che la coltura greca sorpassò tulle le altre di gran lunga fin dall’età di che parliamo. Corre ai nostri di tra le nazioni Europee un savio e santo amore 4 nazionalità, ma nno stolto ed empio amor d’isolamento che è la corrnzione di quell’idea, il vizio di quella viri»