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—8» II* in tato spiegazione, cene del resto in tntte le altre, ohe rimane, che significò il nome di Greci o Graeci o Grai o Graikoi,’ il quale è da Aristotile e dai marmi di Arnndel* aste rito nome antico degli Elleni, e che ò poi certamente fl wm dato loro dagli Italiani? Di esso seno due spiegazioni: consentono I più, tal nome significhi non altro che antichi, e che sia quindi state dato, in Grecia e in Italia, agli Elleni l>rimitiTi da’Pelasgi che vedremo lor succedati in potenza là e qua, e poscia dagli Elleni secondi e che vedremo restaurali. E spiegasi da altri come nome di una gente ellenica particolare, la quale Tonata antichissimamente in Italia, e di Condendo risi e focendovisi famosa, fosse causa poi che H nome suo fosse dato universalmente dagli Italiàni a tutti gK sileni. Ma qnesta spiegazione non concorda colle due testimonianze citale: e il nome di Greci è ad ogni modo nome degli Elleni antichi, e prova ia loro esisteaza primitiva, anteriore ai Petasgi.— 6* Tutto ciò, del resto, per la Grecia di qua dal Pindo e dall’Olimpo. Al di là, a settentrione, fnrona ab antico i Macedoni o Maketi; identici fuor di dubbio con que’ Kettim o Cettim, che sono nella Genesi un’altra schiatta Javonia, e m altri luoghi biblici evidentemente i Macedoni •d’Alessandro.3— In tutto, ei mi pare si possa certamente asserire: che le genti da noi dette Greche (e dell’Asia Minore, e della Grecia propriamente della, e della MagnaGrecia o OeciaItalica) furono della grande schiatta Giapetica, della divisione Javanta o Jaonia, e delle due suddivisioni dei Kettim « Macedoni, e degli Elisii od Eileni.

mi de’ padri; ovvero anche poterono essere i padri antichi, dimenticati, trascurati dorante ia minor fortuna della gente, riméssi in onore con questa, e posti cosi nelia tradizione all’età di tai risorgimento.

’ Io pregò i leggitori di osservare che in que’ nomi de’ Greci è uba varietà di desinenze non minore che quella la qnato si trova in Elisa, E1B od Elleni; oadecbè, se quelli (come tanti altri anche più dissimili) furono certamente identici, non parrà difficile a credere ohe tali sieno pur questi. In generale, ia etimologia è uno di quegli strumenti storici di obe non bisogna abusare, ma sarebbe stoltezza non osare; e di che tutti, senza eccezione, usano, pur criticando l’oso altrui.

■ Aristotele, lltteurol., lib. I, cap. 1*. — Marmorum Arundeliianorum, seldenianorum, alionmujut Aaademim Oxonittuj donatomi», London 1733, pag. 64.

  • Fréret, Aeadémie du inscriplioni et beUttleUrn, tomo XXI, p«g. 14; tono XLVlI.Jfóm., 68; tomo XXXNbpag.804;0«i.,o?X,v. 4; e/J*«c.,U