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ella >i moltiplica ed è caratteristica; e questo poi, di natura sua, non è libro da donne o fanciulle. Quel Fallo che trovasi altrove simbolo d’un solo Dio, del Dio che fu quindi spiegato bene Dio Pan, Dio della generazione universale, si trova qni dato a parecchi Dei; i quali non possono quindi dirsi tutti iddii della generazione universale, ma iddii ciascuno d’una generazione particolare, iddii padri di questa o quella gente. Nella mitologia egiziana, il Fallo è simbolo non del panteismo, il quale ha l’altro simbolo dello scarabeo, non. della vita divina che ha l’altro simbolo della chiave ansata, ma della vita, della paternità nmana, e non più.’ E cosi è che trovasi dato principalmente ad Ammone e Phtah due Dei genitori, od alla stessa dea Neith una delle genitrici delle genti.1 — Che se dai monumenti noi passiamo alle storie, parmi che avremo conferma dell’origine umana degli iddii egiziani da’ tali scrittori che furono recati contro. Perciocché, dice bensì Erodoto che per 11340 anni niun Dio regnò in Egitto, e regnarono uomini, ma che prima di questi avevano regnato gli Dei; 8 e non accettando noi quanto alla durata quella prima asserzione, accettiamo la seconda, e crediamo cosi che gì’iddii egiziani regnarono in.Egitto; cioè, rovesciando la proposizione, che i primi ae furono fatti Dei. Questa libertà d’interpretazione non parrà soverchia a chiunque abbia stretta qualche famigliarità col buou padre della storia greca; ed è giustificata poi da tutta questa e dall’italica, e da tutta la antica occidentale. Tutte le religioni occidentali si professarono e vantaron figlie del

1 Del cbe chi dubitasse vegga CreuzerGuignaut, tavola 48, flg. 187,

dove la vita è trasmessa dallo scarabeo ad un padre che la trasmette a’fi

gliuoli, e figura 187, dove un padre (uomo e non più) la trasmette a dodici

o forse solamente a sei figliuoli, cbe sarebbe splendida concordanza coiia

nostra ipotesi de’ sei primi padri Mezraimici. — Questi due monumenti son presi dalla gran raccolta della spedizione francese, Anliqu. PI., voi. II, pi. 84,86. Ondeché, essendo nota la poca esattezzadi quell’opera (massime rispetto a’ geroglifici),sarebbe molto desiderabile che i viaggiatori presenti verificassero e studiassero di nuovo questi due monumenti forse impor

tantissimi.

  • Di Ammone pub vedersi il Panthéon di Champollion, tavole 4,5; e Wilkinson, op. cit., tavola 22 — Di Phtah, Champollion, tavola 8; e di Neitb, tavola 6 bis.

’ Lib. II, §g142,143,144.