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28 meditazione seconda.

nella conchiosione de’ suoi Principii, diedero forse i due più begli esempi che sieno, del modo di proseguire quelle sublimi connessioni.1

II. Non facciamo nella scienza nostra quell’errore; non respingiamo niun metodo, niuna verità di niuna scienza; non restringiamo volontariamente la nostra mente. Volendo meditare la scienza storica, non poggiamo come principio di essa che tutte le verità sieno deducibili da essa; pogniamo anzi quello, che le stesse verità proprie possono essere avanzate dall’altre; e se ci parve che la storia sia la via più facile alle verità più generali, persuadiamoci fin di qua, che ella v’arriva più facilmente e più in là, quanto più ella s’aiuti di tutte le altre scienze, che son tutte compagne. La scienza delle azioni umane, non che compiersi, non può nemmeno ben incominciarsi se non dalla cognizione del campo tutt’intiero in che l’uomo le adempie, del luogo ch’ei vi tiene, del destino che egli, conscio o non conscio, vi prosegue. E Queste cognizioni essendo appunto di quelle chi stanno su’ limiti, che sono comuni alla scienza nostra ed all’altre, elle si debbono osservare tranquillamente di qua e di là, seguendo le vie, accettando i metodi di ciascuna delle scienze concorrenti, e comparandone i risultati. — Ciò faremo a nostra possa; e se così parremo forse lenti e gravi agli studiosi di storia, affrettati e leggeri agli studiosi dell’altre scienze, questo è di que’ pericoli inerenti al proprio assunto, che bisogna saper incontrare.

III. La storia della Creazione ha, come tutte altre, due qualità di fonti, le narrazioni e i monumenti. Le narrazioni sono quelle numerose cosmogonie, le quali si trovano in capo a tutte le storie, a tutte le tradizioni sacre o profane antiche. I monumenti sono gli astri del cielo e la terra, og-

  1. Non molti Francesi forse seguirono l’esempio di Pascal. — All’incontro, molti Inglesi seguirono e seguono Newton; e non solamente gli autori della citata raccolta di Bridgewater, e Babbage lor continuatore ed Herschel, Mistriss Sommerville e Wiseman che fecero di tali connessioni scopo speciale de’ loro libri, ma quasi tutti i cultori delle varie scienze fra essi. — E intanto gl’Italiani ne tacciono; e molti Tedeschi ne sognano. — Mi par segno irrefragabile, che delle quattro colture la più avanzata sia la Inglese, la quale tende per buone vie a questo avanzatissimo degli scopi scientifici.