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scoste eran diversissime, significa molto quando sono d’eroi, e moltissimo qnando di Iddii primitivi, alle età che non s’erano ancora discostate le genti; e senza entrar qui nelle tradizioni scandinave e germaniche, ei si sa che elle fanno d’orìgine asiatica il loro Wodan, e si stesse.1 — 3° Ad ogni modo, lenendoci alle due religioni indiane, noi vedemmo poco meno che certe le loro vicende principali dall’età dei Vedi, da intorno all’anno 1400 avanti Gesù Cristo in qua. I Brahmani stanziati in qnella regione tra la Jumna e il Gange a cui diedero il nome di Brahmawarla (e forse fin d’allora principalmente al confluente dei due fiumi in quella Benares che fu sempre considerata come città sacra e sacerdotale), i Brahmani svolsero là, compilarono, ampliarono lor religione nei Vedi, nelle leggi di Manu e nelle antiche epopee, e di là pure ampliarono lor potenza ne’ grandi regni d’Ayodya e di Magadda, e ne’ piccoli dipendenti, ed in tutta, in somma, la gran valle del Gange tra i monti Immaus settentrionali e i Windia meridionali. Ed intanto, nel gran regno n cui or principale or dipendente apparteneva il Cashmir, nell’alta o forse lnngo tutta la gran valle occidentale dell’Indo, disputavansi, combattevansi, avvicendavansi le due religioni di Brahma e di Buddha; più potente la prima sotto l’antica dinastia nazionale, più la seconda sotto i re stranieri, disputantisi le due alla restaurazione de’ re nazionali, vincente in breve e rimasta sola la Brahmanica intorno all’anno 1000*

— 6° Tra il quale e il 880 all’incirca, tra lo sparir della religione buddhica sull’alto Indo, e il ricomparir di essa sull’alto Gange a Kapila e Magadda per opera del sakinmuni Gautama, corre dunque un vuoto di presso a 300 anni, un vuoto che parmi il più importante oramai a riempire nella storia delle religioni indiane, e che sarà riempito forse dalle pubblicazioni future. E allora solamente si potrà scorgere la causa di questo risorgimento, di questa introduzione gangetica. Per ora, mancandoci altri fatti, ci ridurremo a notar di nuovo, modificandolo secondo l’ipotesi nostra, quel sincro

1 Todd, loc. cit., pag. 69,64 e seg. —Radjatar., tomo li, pag. 399 e seg.

— Prinsep’s tabi. 11, pag. 87.

» Vedi sopra, §§4,5.