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ETÀ 111" 0 DELLE NAZIONI PRIMITIVE: L* INDIA. 257

Si scorgono 1» prime tracce di tatti i gran calti, delle dae grandi religioni indiane.1 —£ quindi sorge an copioso fonte di stadi e meditazioni fatare. Già, trattando dell’Asia occidentale e mediana, noi vedemmo in quelle medesime regioni all’incirca, sa quelle due falde di qua e di là del Caucaso indiano, le quali s’estendono da Herat all’Indo (l’Afghanistan settentrionale recentemente famoso), noi vedemmo,dico, colà la sede d’un gran regno od imperio Battriano; e là pure la sede Heerienica od Ariana di tutte le genti chiamatesi, scendendo a sodouest, Medi e Persiani. Ed ora, noi troviamo là pure l’origine certa di tutta un’altra discendenza, tntt’un altro mondo di genti, che spargendosi a sudest si chiamarono Indiane. Nè è tutto: di là vedrem partire poi due altri grandissimi rami del genere umano; uno a nordouest, selle genti settentrionali germaniche e scandinave; ed uno a nordest suddiviso e ridiviso nelle genti cinesi, mongoliche, turche, unne ed altre di molli nomi. Come ciò? sarebbe poco meno che inconcepibile, se, seguendo l’antico modo di pensare so tutto ciò, s’immaginasse là una grande nazione originaria, emettente quasi alveari qua e là successivamente, una madre patria mandante colonie a quel modo che le man< darono le città fenicie o greche antiche, o l’Inghilterra moderna. Ma noi dobbiamo anzi considerare prima in generale, chele genli primitive si Tannarono certo sovente, qui come dappertutto, attorno ad una fra esse principe o regia per formare un gran regno temporario; che si sparsero di nuovo poi, per vagare e moltiplicarsi all’intorno, e ricalcar talora i propri passi, e riunirsi attorno a qualche altra gente in qualche allro gran regno. E osserveremo poi qui in particolare, che qnesta regione dell’Afghanistan, quantunque larga ella sia, è pure quasi nno stretto tra il deserto Persico e l’Immaos, quasi un oollo comune, su cui si rovesciano i due grandissimi imbuti di tutta l’Asia settentrionale e di tutta la meridionale; ondechè ad essa dovettero capitare e ricapitar continnamenle quinci e quindi quelle innumerevoli genti. E così immaginando od anzi vedendo, ei si concepirà facilmen

1 I dubbi che erano aui culto di Buddab furon tolti di mezzo dai primi studi di Abel Rémusat, e poi sempre più dalia scienza progredita.