Pagina:Meditazioni storiche.djvu/242

età iii", nazioni primitive: l’asia occid. e mediana. 835

zarsì delle genti sciolte in nnove nazioni, secondo loro schiatte, è fatto chiaro e massimo nella storia de’ cenlo settantanni rimanenti fino al nuovo imperio di Ciro. Tre genti veggonsi crescere a poco a poco, e farsi centro dell’altre consangninee all’intorno: i Caldei stanziali nell’antica Babilonia, ampliatori, fortificatori e quasi terzi fondatori di essa, centro di tntti i semitici; i Medi fondatori di Ecbatana, una nuova gran città, centro de’ Giapetici orientali Iramici o MedoPersi; i Lidii stanziati in sardi, centro delle genti miste Giapeliche e semitiche dell’Asia Minore. — Dapprima fiorirono più i Caldei, stanziati in uno de’ dne grandi centri antichi. Raccolsero le reliquie delle genti assire sparse intorno alle rovine di Ninive, rioccuparono e rialzarono queste, ricacciarono oltre Tigri le genti Mediche mal connesse ancora sotto Arbace, Deioce, Fraorte ed altri regoli o capi che si trovan nomati diversamente negli storici profani.1 Ma rac

Scusa dell’error Costante d’Erodoto e degli altri Greci cbe chiamano Assiro il regno suoceduto di Babilonia. Era naturale: gli scrittori biblici contemporanei e vicini non diedero il nome di re degli Assiri se non agli Assiri veri, ed a’ primi Caldei che ne affettarono il nome; ma non mai agli ultimi Caldei che non avevano più in loro dizione nè Ninive nè le reliquie quali cbe fossero degli Assiri. All’incontro, i Greci stranieri lontani e posteriori confusero tutto ci& e diedero a tutti il nome rimasto più famoso.—4° Il sito del fatto di Giuditta è Betulia, cittì del regno scismatico d’israello; eppure il libro di Giuditta fa venire un sommo sacerdote di Gerusalemme in questa terra ch’ei doveva abborrire, e dove dovea essere abborrito (XV, 9). Ma la difficolti, che starebbe per tutto il tempo che durava il regno d’Israello, non isti dopo la caduta di esso, e massime non dopo lo scioglimento dell’imperio Assiro, quando tra le contese succedute il regno rimasto di Giuda riprese non solo tranquillità, ma potenza politica e religiosa, ed estese questa sulle gii scismatiche terre d’israello (IV seg., XX1I1,19). —5° La durata di questa tranquilliti e potenza del regno di Giuda, dataci da tutta la storia sacra e profana, dalia distruzione di Ninive (710 circa) fino alla guerra di Nabonassaro re di Babilonia e Nechao re d’Egitto (610 circa) concorda con quella d’intorno a 100 anni data pur qui negli ultimi versetti (XVI, 2830); ondechè questa che era difficoltà insormontabile collocando la storia di Giuditta a qualunque altra epoca, divedta conferma e concordanza bellissima collocandola in questa. —6° E filialmente quel nome del gran sacerdote Eliacim di cbe si disputava, si ritrova all’età d’Ezechia, in IV Reg., XVlil, 18, in Isaia, XXII, 20, e Paralip., VI, 13. — K siami lecito quindi conchiudere direttamente all’opposto di Volney: il libro di Giuditta, mirabile per bellezze poetiche, è più mirabile, più prezioso ancora per concordanze e ricchezze storiche.

1 Qui è la gran discordanza tra Erodoto e Ctesia; qui le contese dei commentatori addetti ognuno al proprio autore; qui l’assoluta impossibilità di porli d’accordo; e solo fonte a scernere il vero e falso di ciascuno,