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età iii*. nazioni primitive: l’asia occid. e mediana. Sj9

  • dei, questo non era popolo. Assur la sssegnèad (essi) abili latori del deserto. »1 Qui è chiaro uno stanziamento de’ Caldei per opera degli Assiri, e (poiché questi stanziavano in Babilonia al tempo del Profeta) chiaro Io stanziamento in Babilonia; e per opera dunque probabilmente di qnella antica semiramide che n’é della seconda fondatrice, ed in quella qualità di casta sscerdotale in che si ritrovano indubitabilmente ora alla fine dell’imperio. — Quanto poi all’accrescimento di lor potenza da sacerdotale a politica e guerriera (forse con titolo di Regolo, simile a quello di altre genti soggette, assunto dal loro principe gran sacerdote), egli sembra esserci accennato da quell’èra dell’anno 747, famosa ne’ libri loro e delta di Nabonassaro, il quale sarebbe stato cosi primo di que’ regoli o gran sacerdoti cresciuti in potenza. Ma voglion altri che qnest’ èra sia astronomica, principio di loro osservazioni, o di lor registri d’osservazioni; e sia pore, chè l’un principio potè molto facilmente combaciar con l’altro. Ad ogni modo, la loro potenza politica e militare era nnova senza dubbio al cader del grande imperio: era usurpazione della casta sacerdotale sulla regia e militare. E fu il primo esempio che abbiamo di siffatte usurpazioni; le quali vedremo pur avvenute quasi contemporaneamente in Egitto e nell’Indie, e più tardi nell’impero Persiano.*—Del resto, ai tempi de’ due Ciri, il grande ed il giuniore, trovasi il nome de’ Caldei in que’ monti ove ri

’ Isaia, XXUI, 13. Si compari Gesenio nel suo Commentar iilier den Jesaia, Leipzig 1821,1 Th., I Abth., pag. 729; e nella sua traduzione, Leipzig <829, pag. 63. Nel commentario l’illustre scrittore dà una monografia de’ Caldei. Ma questa, come tutti i lavori degl’interpreti razionalisti, sarebbe da rifare anche per la parte profana; perchè essi non tengono conto compiuto di tutti 1 testi biblici. Qui àon negletti queili importantissimi del libro di Giuditta. Vedi questi e gli altri nella s. Bib. Concordantia alla parola Chaldai. — Vedi pure Heeren, De la politique et rfu commerce ec., tomo II, pag. 149,166,168,194,203,218, 221. —Del resto, tutti questi fanno vagare i Caldei fino intorno all’epoca di Nabonassaro, e. conquistatori poi di Babilonia. — Ma nè la Bibbia nè niuno scrittore profano non fa cenno di tal conquista; e semhra pure che l’avrebber fatto.

  • Qui m’oppongo a un dotto ed ingegnoso ma talor forse troppo ingegnoso scrittore, il quale chiama sacerdotali tutti gli stati primitivi. (Leo, op. cit., cap. I e 11.) A parer mio, non furono sacerdotali sempre ma per eccezione, non per costituzione ma per usurpazione.