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co’ padri divinizzati di ogni gente, e noi ritroveremo via via quelli dell’età seguenti, e vedremo che furono non più che assembratori, riformatori, legislatori di culti già esistenti.— Questi assembramenti poi fecersi dappertutto, o poco meno, nel medesimo modo: una gente diede a parecchie la spiegazione de’ loro culti, fece còsi principale ed unico il culto proprio. Talora, probabilmente per lo più, la gente vincitri, ce, ed assembratrice politica dell’altre, fu pure assembratrice religiosa. Ma talor forse la vincitrice prese il culto d’alcuna vinta, come più tardi. vedremo prendersi sovente le vinte civiltà. E vincitrice o vinta, la gente del culto serbato diventò casta sacerdotale. Dove fu la vincitrice, ella si divise probabilmente nelle due caste guerriera e sacerdotale; dove fu una vinta, ella si djsge probabilmente tutta all’imbelle ufficio lasciatole.E vincitrice o vinta, gente dimezzata o lasciata intiera, la casta sacerdotale tentò più volte in più luoghi riprendere il grado, la potenza prima. Molti re Babiloniesi, Persiani, Egizii ed Indiani furono Caldei, Magi, sacerdoti ribellati. Se noi avessimo particolari, è probabile che noi avremmo molte guerre e rivoluzioni religiose in questa età delle genti; e che tali anzi ci apparirebbero tutte le prime narrateci della seguente. — Finalmente e principalmente è da osservare, in mezzo a tutti que’ culti corrotti in politeismi ed idolatrie, l’eccezione del monoteismo primitivo serbato. E serbossi più o meno latamente in alcune, ma certo* in una delle genti semitiche, durante tutta qnesta età. Ma fa già miracolo, interveuzione soprannaturale fin d’allora? ovvero non incominciò questa se non colla vocazione d’Abramo, al principio dell’età seguente, quando non sarebbe bastato oramai il serbamento naturale, quando senza intervenzione la corruzione avrebbe invase le genti tutte, gli ultimi resti del monoteismo primitivo? È questione forseimpossibile, certo difficile, e ad ogni modo poco utile a sciogliere. Lasciamo gli scioglimenti troppo difficili; che se è misero e quasi empio il rinnegar la nostra facoltà di contemplar le vie della Provvidenza, può essere arrogante e più empio il voler contemplare quelle che non ci ha rivelate Ella stessa. Ed incerta.la via, certa 6 poi qui l’azione di Lei: e l’azione