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478 appendice alla meditazione settima.

Antiche.

e conservato in tntte le società non avanzate. Si fa via via più raro nelle avanzate, dal non potersi più esercitare universalmente. — E come ogni cos% cosi i regali molto frequenti non sono apprezzati, non eccitan gratitudine in chi li riceve.

Veggansl le magniBcenze di Ciro verso gli amici nella Ciroptd., lib. Vili, cap. 2,3,4,8;—e 1 regali cbe si facevano a lui dalle genti soggette; ivi, al fine del c. 6.

E 1 doni fatti e ricevuti slmilmente da Ciro 11 giovane, sped. di Ciro, Iib. I, § 43.

XVII. Nelle società avanzate ed operose, l’nbbriachezza è vizio raro, gola e non p$. Ha nelle società primitive ed oziose (vedi s 7 qui sopra), è passatempo od anzi dimenticanza del tempo, od anche d! pene, di mestizia, ec. E fu frequentissimo nelle genti anche meridionali, a malgrado la ripugnanza naturale cbe viene dal caldo del dima.

Sono continui I rimproveri bui da’ profeti agi! Israeliti per la loro nbbriachezza.

E cosi quelli degli storici e de’ filosoB alle altre genti; tantoché la sobrietà de’ Persiani e degli spartani parve rarissima eccezione. É solenne il rimprovero fattone da Ciro all’avo Astiage «ella Cinpedia, trad. di Begis, tomo I, pag. 16. * ’

Ed a malgrado l’nbbriachezza, vedesi costante in tutta l’antichità profana l’uso di deliberare al convito. Era conseguenz&tfes l’ospitalità. Fossero ambasciadrfri stranieri, o solamente cornanti della medesima gente venuti atta deliberazione comune, era do^re convitare, sfamar gli ospiti prima d’ogni cosa. Gli eroi d’Omero fanno cosi, anche tra Greci visitane si dall’una* all’altja parte del campo. Trovansene esempi frequenti In Erodoto e senofonte (vedi spedixione di Ciro, lib. II, pag. 426, della trad. di La^chqr, dove qnesti sforza 11 testo per non aver atteso a tal uso); trovasi poi nna ampia discussione e y#si una teoria dell’utilità de* banchetti nelle Leggi di Platone, al fiiie del Ub. I, e principio del 11. (Vedi trad. di Cousin, tomo VII, pag. 60 e seg.)

Il non trovarsi quest’uso delie deliberazioni al banchetto presso alla gente israelitica è nna delle eccezioni cbe distinguono la civiltà di essa da quella dell’altre genti.

XVIil. I primi spettacoli non fmouo di mercenari, ma di giovani spontaneamente esercitanti nelle due facoltà naturali, della musica e del ballo. La musica è antediluviana (Gen., IV, 21): e tal dovett’essere la danza, costante compagna di quella. È solenne