Pagina:Meditazioni storiche.djvu/152

gran laghi o mari interni asiatici, od anche nna marina oceanica tranquilla, porgevano occasione al commercio incipiente colle genti consorti od amiche, siffatti campi dovettero serbarsi, fortificarsi, ornarsi, edificarsi più sodamente, prima di legname, poi di pietre o mattoni, e cosi di campi diventar città. La Bibbia ci accenna città innalzate prima del diinvio, la memoria delle qnali dovette servire a’ primi postdilnviani; e ci nomina poi al tempo della dispersione le qnattro città fondate da Nemrod, le tre da Assnr, le qnali ci additano altre tali opoco meno, fondate dagli altri capi delle genti disperse. I monumenti egiziani ci mostrarono esistenti fin da quell’età Tebe e Memfi certamente, e parecchie altre molto probabilmente. E se nè in Enropa nè nell’Asia nltraorientale, nemmen nell’India o nella Cina, non abbiamo memorie nè monumenti di città esistenti fin da qnell’età, ciò combina con tntte quelle date da noi raccolte, che mostrano quelle regioni non abitate se non più tardi. Del resto, può essere accidentale la mancanza dì que’ monumenti, e può essere ohe ne restino di che non sappiamo I’ età antica. Ad ogni modo i poeti nomi rimasti di città primitive mostrano che queste furono rare dappertutto. E che non fossero capitali di regni grandi o d’imperii, è soprabbondantemente dimostrato da ciò, che la maggior parte delle capitali vere de’ regni ed imperii veri più tardi, fnrono pilli tardamente fondate esse pure, come Ecbatana, snsa e Persepoli. Le città dell’età delle genti furono capitali di genti e non più. Ma sede, campi, tintoria, oring di tntta la gente, elle fnrono fin da principio grandi e potenti, furono importantissime a difendersi e conquistarsi; furono ricche di que’ monumenti che già notammo superiori in mole e solidità a tntti i posteriori. Che se le cittàgenti del medio evo fecero monumenti grandi, perchè raccolsero a farli tutte le forze di lor ricchezze; le cittàgenti dell’età primitiva ne fecero di più grandi, perchè raccolsero e le forze di lor ricchezze, che erano pur grandissime ( dirigendosi allora a’ campi fermi, alle cittàgenti tntto il commercio, che non poteva dirigersi a’campi vaganti), ed insieme le forze di tntte lor braccia, e quelle poi delle genti vinte e fatte schiave. Quest’ nltimo accidente, so

13