Pagina:Meditazioni storiche.djvu/141

la Greca signoreggiò parecchie nazioni diverse di schiatta e lingua, e ne fece nn corpo solo, più o meno ben connesso, non 4 più possibile dir nazioni, che darebbe idea falsa, bisogna dire imperii Persiano, Greco, Romano antico, Romano restaurato, Unno, Mongolico, ed ultimamente Francese.—È vero cbe egli avviene a questi nomi, storici, come a quelli nsati in altre scienze, che si disputi e si possa indefinitamente disputare su’ limiti tra essi, sugli oggetti da comprendersi in ciascnno; ma questa 4 condizione di tutte le scienze, di tntte le parole, di tntte le idee nmane. Chi volestè non usar parole se non assolatamente precise, non parlerebbe mai più. £ noi useremo dunque francamente questi cinque nomi; tatti cinqne, famiglia, tribù, gente, nazione, imperii, comè nomi delle cinqne condizioni o forme principali in che si svolse la società umana; ma i tre ultimi soli come nomi delle società durevoli, in che si svolse la civiltà.

V. E qnesti mi basteranno, spero, a spiegar finalmente e forse a far parer degna di qualche attenzione la mia idea di questa età postdiluviana, seconda del genere nmano, che ho chiamata delle genti primitive. — Ella si suole da alcuni confondere colla seguente, delle nazioni; e delle due insieme, quantunque lunghe d’intorno a 2800 anni, fare poi un’età sola che chiamano Mitologica, precedente la storia,, o dell’origine delie nazioni. Incominciano qnesti le storie delle nazioni subito dopo il diluvio, o almeno dopo la dispersione; ed altri fan peggio, incominciano là la storia degl’imperii, d’un preteso imperio Babilonico Assiro, fondato da Nemrod, Belo, Nino, semiramide. — A parer mio, tntte qneste sono illusioni. Io non veggo probabile nè possibile la riunione di ninna nazione, e meno di niun imperio in una età, la cui tendenza era certamente non di tinnirsi, ma disperdersi gli uomini. E scendendo poi a’particolari, io veggo in quella Bibbia, che a chi ben attenda dà sempre le idee storiche più giuste, io veggo di Nemrod cb’é detto essere lui stato: te primo potente in terra; » e subito dopo: a essere lui stato robusto cacciatore; »1 onde mi par chiaramente accennata la forza materiale

1 Ornai, X, 8: /pie oapit tue patene m terra.—Ivi, 9: Et erat reb«etue venator.