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Euphorbia cyparissias. Loiseleur Deslongchamps assicura, che la di lei radice in polvere alla dose di 8 a 18 grani produce vomito, e diarrea. Orfila con cinque oncie del di lei sugo fece perire un cane.

Evonimus europæus. Bulliard sostiene, che le di lui foglie sono velenose, e Coste e Willemet dicono, che molti fra il popolo Inglese per purgarsi prendono tre o quattro de’ suoi frutti, i quali si vogliono anche vermifughi.

Fagus sylvatica. Secondo alcuni i di lei frutti se vengano mangiati in gran quantità possono uccidere; v’ha sospetto che contenghino dell’acido idrocianico.

Galium mollugo. Jourdan Direttore dell’ospitale di Tain loda mollissimo il di lui sugo alla dose di alcune oncie nell’epilessia.

Globularia nudicaulis. De Candolle dice, che gode quasi dell’istessa azione della Alypum, la quale vien proposta in sostituzione alla senna.

Hedera helix. Le foglie sono amare, austere, astringenti.

Heracleum spondylium. De Caudolle lo dice velenoso se cresce nei luoghi umidi.

Hypericum perforatum. Ha sapore amaro, stitico e salato, ed è d’incerta azione.

Ilex aquifolium. Dietro molte esperienze ripetute in Francia da medici distinti si sostiene, che le di lui foglie in polvere alla dose di uno o due scrupoli sieno ottime, e da paragonarsi alla china, contro le febbri intermittenti.

Impatiens nolitangere. Si dice velenosa.

Imperatoria ostrutium. Hoffmann la chiamava remedium divinum. Meriterehhe più esatte