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o sono costretti ritirarsi sui monti, o altrove, o vengon colti quasi inevitabilmente da pertinaci febbri intermittenti. Ora però è consolante il poter dire, che atteso i progressi della coltivazione, ed in grazia dei fossi praticati per lo scolo delle acque, l’aria va di anno in anno divenendo più salubre e meno temuta.

Data così una breve descrizione geografica del luogo che ho impreso ad esaminare, dirò ora alcun che sulla sua formazione geognostica, e sui minerali, che vi ho riscontrati; farò conoscere gli animali più degni di menzione, che vi abitano, o vi sono di passaggio; e quindi stenderò un elenco dei vegetabili, che spontaneamente vi crescono. Era poi mio pensiero di compiere questo piccolo lavoro con un indice delle piante medicinali, che si trovano nell’elenco generale, e di segnarne gli usi. Ma considerando che tutto ciò è già ampiamente a cognizione dei medici, ho creduto meglio di enumerare invece alcuni dei detti vegetabili forse meno conosciuti, e che furono massime in questi ultimi tempi o proposti per nuovi usi, e contro varie malattie, o giudicati degni di qualche studio, o in fine di azione sospetta. Con questo però io non mi propongo altro scopo, se non quello di dar campo alla curiosità, ed al retto fine dei laboriosi medici, acciò a vantaggio dell’egra umanità venga confermata, od esclusa l’azione che loro si è attribuita.