- Del ricco vello d’oro.
- Sommi tornati i Regni,
- E la verginità da te rapita.
- O nel fin Dij benigni
- O lieto giorno e festo, o dì di nozze,
- Vanne e partiti via,
- C’ho fornita di fare
- Quella scelerità, ch’io desiai.
- Non la vendetta ancora:
- Seguite mani. perche tardi tanto
- Animo? perche stai così sospeso?
- Gia in me caduta è l’ira,
- E mi pento, e vergogno
- Di quel, che lassa ho fatto.
- Misera me, che è quello,
- Che le tue crude mani
- Nan fatto? ma quantunque
- Tu ti penta, io l’ho fatto.
- Un gran piacer, benche tal fatto sia
- Degno d’odio, mi viene
- A l’alma, et ecco cresce. Una sol cosa
- Mancava: che di questo
- Fosse riguardatore il proprio padre.
- Non mi par d’haver fatto
- Fin quì senza costui nessuna cosa.
- Tutto il male, c’ho fatto,
- Senza costui perisce.
- Gias.
- Ecco, ch’ella si mostra
- In cima al tetto. Quì tosto si rechi
- Il foco, acciò, ch’ella l’abbruci et arda
- Ne le sue stesse fiamme.
- Med.
- Tu fa l’esequie a tuoi
- Propri figliuoli, e da lor sepoltura.
- Che la tua moglie, e ’nsieme