- Che portan picciol mani.
- Hor prendi tutta l’ira;
- E sveglia il tuo furore,
- Che quasi è addormentato:
- E dal profondo petto
- Tira furia maggior d’ogni passata.
- Quel, che s’è fatto insino
- A quì, pietà si chiami:
- Fa, che si sappia, come
- Son cose lievi quelle,
- Che si sono vedute
- Uscir de le mie mani.
- Ha scherzato la doglia
- Sopra di questi.
- Che potevano alhora
- Le rozi mani mie, ch’era fanciulla,
- Ardir, che fosse grande?
- Hor son Medea: con i miei mali insieme
- E cresciuto l’ingegno.
- La memoria mi giova
- D’haver a mio fratello
- Spiccato il capo; e diviso in più parti
- Le morte membra; e prima
- Haver rubato al padre
- Il vello d’oro. Giova ricordarmi
- D’haver indotte le figliuole insieme
- Ad amazzar il padre.
- Dolor materia cerca,
- Che la tua man porrai
- Esperta in ogni male.
- Ove adunque ti spingi
- Ira? o qual’arme movi
- Contra il perfido tuo fiero nimico?
- Non so che di feroce