- Vide mature biade:
- E Fasi suo malgrado
- Tornò l’acque al suo fonte.
- E l’Istro ch’è diviso
- In tante bocche, ratto
- Fermò l’onde turbate e tempestose,
- Risonarono l’acque,
- Et hebbe tema il mare.
- E non si udendo fiato
- Di vento, la magione
- Del bosco antico a le mie note fiere
- Perde la solit’ombra
- Febo lasciato il giorno
- Fermossi in mezo; e l’Hiade mosse a nostri
- Canti, ne sdrucciolaro.
- Hor Luna è tempo, che ti trovi a tuoi
- Sacrifici solenni:
- A te con sanguinosa mano io tesso
- Queste ghirlande, che legate sono
- Da novi serpi: a te Tifeo consacra
- Queste membra, ch’ardire
- Hebber di torre il cielo
- Al formidabil Giove.
- Questo è il sangue di Nesso,
- Che fu perfido a Alcide.
- Il Rogo, ov’egli poi
- Arse, di questo cenere fu sparso,
- Che bebbe il fier veleno,
- Ond’erano infettate le sue carni.
- Tu vedi anco la face
- De la suora pietosa, et empia madre
- De la gia ultrice Altea.
- L’Harpia lasciò ne l’horribile speco
- Queste piume alhor, quando